I campanelli d’allarme a cui fare attenzione nello sviluppo del linguaggio in età evolutiva
Essere genitori, vuol dire assistere quotidianamente a un’evoluzione sorprendente di un piccolo avventuriero che scopre, esplora e impara tutto ciò che gli servirà per affrontare il mondo. Una delle abilità più sorprendenti che il bambino acquisisce è senza dubbio il linguaggio.
Se è vero che ogni bambino raggiunge le tappe di sviluppo secondo i suoi tempi, d’altra parte è importante prestare attenzione ad alcuni segnali.🚩
Quali sono quei campanelli d’allarme per il linguaggio?🔔🚨
Primo anno di vita:
– produce pochi suoni, manifesta preferenza per un solo suono consonantico nelle sue produzioni (non produce nei modi più svariati sillabe diverse ad esempio “gapapa” o “pemebo”);
– non partecipa agli scambi comunicativi offerti dall’adulto 💭;
–Non reagisce ai suoni 📢;
–Non presenta un sorriso sociale 😁.
Tra il primo e il secondo anno di vita:
–non utilizza i gesti con intenzione comunicativa (non indica un oggetto, non fa ciao con la mano, non applaude come per dire “bravo”)👍;
-produce poche parole e fa fatica a impararne di nuove;
– non indica e/o non riconosce le parti del corpo;
– ha un vocabolario inferiore alle 20 parole a 18 mesi e inferiore alle 50 parole a 24 mesi;
-ai 24 mesi non comprende istruzioni e frasi semplici.
Terzo anno di vita:
– non usa frasi nucleari ( di tre elementi assieme: soggetto-verbo-oggetto);
–non comprende ordini complessi.
Quinto anno di vita:
non riesce a raccontare le sue esperienze di vita in modo chiaro e comprensibile a tutti.
Se notate uno o più di questi comportamenti, sarebbe utile rivolgersi allo specialista.
Questo articolo è tratto da un post della mia pagina Facebook “Laboratorio di Logopedia” co-gestita con la Dott.ssa Virginia Olcese.